L’attrice Niecy Nash è tornata sulla questione che prosegue imperterrita sulla serie Netflix, Dahmer, esprimendo il suo punto di vista su quello che, a suo avviso, mette in mostra la serie intitolata per esteso: Dahmer – Mostro: La storia di Jeffrey Dahmer.
Nello specifico, nel corso di una recente intervista rilasciata a Deadline ha sostenuto lo stesso punto di vista della produzione, rivelando che secondo lei, la serie, fa più luce sulle vittime che sull’assassino. Ecco cosa ha riferito.
La questione ‘Dahmer’ e il punto di vista di Niecy Nash
La serie Netflix ha davvero rivoluzionato la classifica della serie più viste del 2022, aggiudicandosi il quarto posto. Un ottimo risultato che ha permesso di rinnovarla per altre due stagioni incentrate su altre figure altrettanto mostruose. Nel contempo però, si continua a discutere del fatto che Dahmer non sia stata attento verso le vittime del cannibale di Milwaukee e l’unico fine dei produttori sia stato far soldi con le loro storie. La produzione non è mai stata d’accordo. Ha sostenuto invece che la serie focalizza l’attenzione proprio sulle vittime trascurate e sulle comunità oggetto di razzismo sistemico e dell’incompetenza della polizia.
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A tal proposito, nel corso di una recente intervista rilasciata a Deadline, l’attrice Niecy Nash ha espresso il suo pensiero che sembra palesare la sua sintonia con quello della produzione.
La star sente che si sta facendo più luce sulle vittime che sull’assassino. Nello specifico, per Niecy, nonostante la storia viene mostrata dal punto di vista del personaggio principale, si riesce a entrare nella storia attraverso gli occhi della sua vicina di casa. Una versione interessante.
Inoltre, l’attrice rivela che l’attenzione ricevuta per Dahmer non è paragonabile a nulla di quello che ha fatto in precedenza nella sua carriera. Infine, svela il motivo per cui non ha accettato il lavoro – il tutto funzionava bene già di suo e si trattava di una storia raccontata attraverso una lente diversa – per poi elogiare il co-ideatore della serie Ryan Murphy che lo definisce un maestro della narrazione, per poi concludere facendo luce sulla vicina del Mostro, Glenda, un personaggio che mixa diverse donne e persone e che ha avuto un’esperienza con Jeffrey Dahmer.