Nel corso delle precedenti sei stagioni, il teen drama di The CW ha mostrato una serie di storie davvero folli e villain ancora più assurdi. Per tale motivo, con il debutto di Riverdale 7 i telespettatori dovrebbero aspettarsi qualcosa di diverso.
Nello specifico, stando alle dichiarazioni del creatore e showrunner della serie TV, Roberto Aguirre-Sacasa, non vi sarà un grande cattivo nel capitolo finale, ma più una lotta tra i protagonisti e il mondo in cui si ritroveranno.
Vi ricordiamo che è possibile vedere la serie sia su Netflix che Amazon Prime Video.
Le dichiarazioni di Sacasa
Durante una recente intervista rilasciata a Entertainment Weekly, Sacasa ha dichiarato che gli anni ’50 rappresentano una sorta di ostacolo per Archie, Betty, Veronica e Jughead.
Per la precisione, Sacasa rivela che i loro personaggi cercano la propria strada nella realtà costrittiva e oscura degli anni ’50, provano a scoprire se stessi in un mondo davvero conformista, omofobo, razzista e repressivo. La difficoltà più grande per i personaggi in questione, è cercare di vivere una vita autentica e indipendente durante un periodo in cui tutto ciò era difficile da fare.
Oltre ad aver specificato che mancherà un classico villain, lo showrunner ha continuato ribadendo che probabilmente la stagione 7 di Riverdale sarà la più concreta di tutta la serie TV. Nonostante ciò, ci sarà comunque un pizzico di mistero, rivelando che, qualcosa di oscuro, accadrà alla fine del secondo episodio.
La sinossi
Dopo le vicende della stagione finale del sesto capitolo, ci troviamo nella Riverdale del 1955, prima ancora della morte di Jason. È stato questo l’effetto della Cometa di Bailey.
Nella settima stagione, dunque, ritroveremo i protagonisti, che a parte Jughead, non ricordano nulla della vita pre-cometa, al liceo, quando ancora non hanno sperimentato relazioni tormentate. Ci sarà la possibilità di raccontare tante prime volte.