Nelle settimane precedenti, Mietta ha subito numerose critiche a causa del suo stato vaccinale. La decisione di non sottoporsi a immunizzazione, infatti, ha scatenato numerosi pareri contrastanti. In molti ritengono che la cantante abbia commesso un errore e che sia di cattivo esempio al resto della popolazione.
E stata Selvaggia Lucarelli a sollevare l’argomento durante una diretta di Ballando con le stelle con la seguente domanda: “Hai fatto il vaccino?”
L’artista ha deciso di spiegare le motivazioni che l’hanno spinta a preferire il tampone al vaccino. Ecco cosa ha detto!
Mietta teme lo shock anafilattico
La cantante ha ammesso di essere molto intimorita dal vaccino. Precedentemente, infatti, ha avuto uno shock anafilattico che l’ha seriamente messa in pericolo. Inoltre, la sua costante ansia non ha fatto altro che peggiorare la situazione:
Quando ho pensato di fare il vaccino mi sono ritrovata in una marea di informazioni che mi arrivavano ogni giorno. Per me che soffro di attacchi di panico è stato qualcosa che mi ha turbato parecchio. Non ero serena ed ero reduce da uno shock anafilattico. Mi è mancato il respiro
Ha ammesso anche di aver provato a superare i suoi timori e di essersi recata all’hub vaccinale con le migliori intenzioni. Una volta arrivata sul posto, però, è stata costretta a desistere per via di un attacco di panico.
Mietta dà ragione a Selvaggia Lucarelli
Mietta ha rivelato di non aver ritenuto la domanda di Selvaggia Lucarelli fuori luogo. Anzi, secondo lei, aveva tutto il diritto di porla:
Ripercorrendo quello che mi è successo non sono stata attaccata da Selvaggia – che ha fatto la sua domanda legittima – ma dai leoni da tastiera e non solo
Ciò che l’ha fatta tentennare nel rispondere, è stato il suo bisogno di privacy. In quel momento, infatti, ha avuto difficoltà a parlare di una cosa tanto personale:
In diretta su Rai Uno ho mostrato solo un eccesso di riservatezza davanti ad una richiesta specifica. La stessa riservatezza che io ho nella mia vita privata. Per questo ho invitato a parlare della cosa in privato, proprio perché c’era in ballo qualcosa che avrei tenuto volentieri per me