Da quanto Johnny Depp è stato accusato di violenza domestica, le cose si sono messe piuttosto male per lui. I continui ricorsi in tribunali e le ripercussioni negative sulla sua carriera non hanno fatto altro che danneggiarlo dal punto di vista psicologico e professionale. Al momento, continua a confrontarsi con questa difficile situazione, senza riuscire a trovare una via di uscita.
In un’intervista rilasciata per il Sunday Times, l’attore ha parlato delle emozioni provate e del risentimento verso Hollywood. Appare evidente che, ormai, non sopporta più di subire limitazioni a causa dei risvolti legali. Inoltre, ha espresso il suo timore riguardo a un possibile sabotaggio del film Minamata. Sappiamo, infatti che la sua distribuzione nelle sale cinematografiche, dopo la presentazione alla Festival Internazionale del cinema di Berlino, è stata bloccata.
Minamata e l’avvelenamento da mercurio: Johnny Depp racconta rispettando le vittime
Il tema del film tocca emozioni profonde. Esso mette in scena la storia di un reporter chiamato Eugene Smith che, durante i primi anni ’70, fece di tutto per spostare l’attenzione sui danni subiti dagli abitanti di Minamata a causa dell’avvelenamento da mercurio. Il personaggio principale è interpretato proprio da Johnny Depp che ha rassicurato riguardo allo sviluppo del film: “Abbiamo guardato queste persone negli occhi e abbiamo promesso loro che non saremmo stati degli sfruttatori, e che il film sarebbe stato rispettoso”.
Nonostante l’importanza dell’argomento trattato, sembra che Hollywood sia decisa a non tornare sui suoi passi. Johnny Depp trova inconcepibile questa decisione soprattutto perché ritiene assurdo boicottare una simile pellicola per colpa dei problemi legali dell’attore principale. È una scelta che manca di rispetto alle vittime di Minamata.
Minamata e le parole di Andrew Lewis
Anche Andrew Lewis, regista del film Minamata, non è riuscito a rimanere in silenzio. Un mese fa, a causa della mancata distribuzione della pellicola, ha ritenuto necessario scrivere una lettera per denunciare le azioni della MGM.
Ha chiesto apertamente di spiegare il perché l’attenzione sulla morta di numerose persone debba passare in secondo piano per le accuse a carico di Johnny Depp. Ci ha tenuto a precisare anche che: “Il film deve essere visto e supportato. Se non accade una cosa del genere, è mia responsabilità sottolinearlo. Abbiamo una serie di responsabilità nei confronti delle vittime di questa storia!”