“Tutto vero”. Così Roberto Mancini su Instagram, a pochi minuti dal trionfo della Nazionale italiana di calcio contro l’Inghilterra a Wembley, che ha permesso agli Azzurri di diventare i nuovi campioni d’Europa. Nella sua avventura il Mancio è stato accompagnato da Gianluca Vialli, con il quale formava la mitica coppia dei gemelli del gol a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta. La loro non è solo una storia di talento e vittorie prestigiose, ma anche di un’amicizia incrollabile e una rivincita sportiva da sogno.
Roberto Mancini e Gianluca Vialli, i gemelli del gol
Mancini e Vialli iniziano a giocare insieme alla Sampdoria nel 1984, entrambi 20enni. Due caratteri estremamente diversi che si completano alla perfezione nel rettangolo di gioco, dove la fantasia del Mancio regala al bomber Gianluca una serie infinita di gol. Il primo trofeo arriva subito, nella stagione 1984/1985, quando vincono la Coppa Italia battendo il Milan in finale. L’anno successivo arriva il tecnico Boskov, determinante nel trasformare i blucerchiati nella favola più bella di quegli anni: la bacheca dei gemelli del gol si arricchisce negli anni successivi di un’altra Coppa Italia (1988) e una Coppa delle Coppe (1990), grazie al successo sull’Anderlecht per 2-0 con la preziosa firma di entrambi.
Dal leggendario scudetto vinto con la Sampdoria alla finale maledetta di Wembley
Dopo i due successi in Coppa Italia e la vittoria della Coppa delle Coppe, Roberto Mancini e Gianluca Vialli si iscrivono alla leggenda del calcio nella stagione 1990-1991, trascinando la Sampdoria alla vittoria del suo primo e fin qui unico scudetto della storia. Una vittoria che oggi ha ancora più dell’incredibile, se pensiamo che nello stesso anno in Italia giocava il Milan di Arrigo Sacchi e il Napoli di Diego Armando Maradona.
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L’anno seguente Mancini e Vialli portano la Samp a disputare la finale di Coppa dei Campioni contro il Barcellona a Wembley. È il 1992, anno in cui i due gemelli del gol vanno incontro al loro destino: dopo che i tempi regolamentari si concludono sullo 0-0, un guizzo dell’olandese Koeman (oggi tecnico dei catalani) nei tempi supplementari permette ai blaugrana di vincere il trofeo continentale per club più prestigioso, lasciando i blucerchiati con un pugno di mosche in mano.
29 anni dopo il cerchio si chiude, Mancini e Vialli nella storia del calcio italiano
Sono trascorsi 29 anni da quella finale maledetta, un arco di tempo che per molti può sembrare infinito, per altri invece è un assist ideale per esaltare ancora di più le gesta dei due eroi moderni del calcio italiano. Dalle lacrime amare per quella finale persa contro il Barca, al pianto di gioia sullo stesso prato di Wembley per la vittoria degli Europei, avvolti in un abbraccio che continuerà a emozionare per lungo tempo intere generazioni.
Grazie Roberto, grazie Gianluca.