Nell’ultima puntata di Pomeriggio 5 andata in onda oggi, mercoledì sedici dicembre, condotta da Barbara d’Urso, si è parlato del possibile lockdown in cui potrebbe ritrovarsi l’Italia intera durante queste festività Natalizie. Le ultime news sono state date in diretta dall’inviata che era fuori da Palazzo Chigi dove, proprio in queste ore, il Governo sta cercando di capire quali misure adottare per i prossimi giorni.
“Il Presidente Conte sta incontrando i capi delegazione della maggioranza e sul tavolo, come anticipavi tu, c’è l’ipotesi di una zona rossa generale su tutto il paese, una sorta di lockdown nel periodo delle festività: giorni festivi e prefestivi sostanzialmente. Dal 24 al 7. È questa l’ipotesi che viene capeggiata soprattutto dai Ministri rigoristi come Speranza e Boccia e anche dal governatore del Veneto Zaia che ha chiesto il lockdown, come ci confermerà anche Emiliano dopo, la zona rossa per il Veneto durante le feste per evitare una terza ondata dopo le festività”.
Per quanto riguarda lo spostamento e il ricongiungimento dei familiari tra i piccoli comuni sotto i dieci mila abitanti, nelle giornate del 25 e 26 dicembre e primo gennaio, invece, secondo le ultime news date in diretta da Pomeriggio 5, pare che il Premier Giuseppe Conte stia valutando tale ipotesi.
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In diretta da Palazzo Chigi: l'Italia rischia di diventare zona rossa a Natale? #Pomeriggio5 pic.twitter.com/iHFSl8Fqgi
— Pomeriggio 5 (@pomeriggio5) December 16, 2020
Pomeriggio 5, Emiliano, Presidente della Regione Puglia collegato in diretta: “una botta terribile che potrebbe scatenare una terza ondata”
In merito alle ultime news sul possibile lockdown che coinvolgerà l’Italia nella sua interezza durante le Feste di Natale, in collegamento e in diretta a Pomeriggio 5 ha detto la sua anche il Presidente della Regione Puglia. Emiliano, infatti, ha dichiarato che si è trovato d’accordo con il collega del Veneto, seppur appartenente all’opposizione, Luca Zaia. Il capo della regione pugliese, nello specifico, ha ribadito che questa probabile chiusura nazionale su cui ci stiamo avviando, non deve essere un modo per fare ‘liberi tutti’ dal sette gennaio duemila ventuno.
“Una decisione politica di mandare in rosso il Paese. Hanno chiesto a noi cosa ne pensavamo ed è evidente che noi che non abbiamo più il controllo delle politiche per abbassare la curva, ma gestiamo solo gli ospedali, siamo stati abbastanza contenti di questo perché era l’unico modo per non rischiare dal sette gennaio in poi una esplosione. Devo precisare poi, che noi a gennaio dobbiamo: riaprire le scuole, gestire l’ondata di influenza ordinaria, gestire la vaccinazione e gestire la zona gialla. Perché immagino che al 7 gennaio se riapriamo le scuole si riapre tutta la società. Una botta terribile che potrebbe scatenare una terza ondata (…)”
Il Presidente del Consiglio, comunque, secondo quanto riportato da Pomeriggio 5, tra stasera e domani dovrebbe parlare agli italiani e comunicare le decisioni che sono state prese a riguardo.
"Stanno provando ad abbassare al massimo la curva per riprendere le attività a Gennaio"
A #Pomeriggio5 parla il governatore della Puglia @micheleemiliano pic.twitter.com/SSDc68N2dS
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