La famosa scrittrice britannica, J.K. Rowling, è stata denunciata alla polizia da India Willoughby, ex concorrente di Big Brother (il Grande Fratello UK) e noto personaggio televisivo. Ma che cosa ha realmente scatenato questo confitto? E cosa potrebbe succedere a seguito della querela di Willoughby?
Il conflitto tra J.K. Rowling e India Willoughby: affermazioni di transfobia e implicazioni legali
Un litigio infuocato e protratto nel tempo tra la scrittrice di Harry Potter, J.K. Rowling, e la conduttrice televisiva India Willoughby, è sfociato in una denuncia all’autrice per presunta transfobia. Willoughby, nota al pubblico per essere apparsa nel programma Celebrity Big Brother nel Regno Unito e aver co-condotto spettacoli come Loose Women, ha affermato di aver denunciato Rowling alla polizia di Northumbria nei giorni scorsi.
In un’intervista a Byline TV, Willoughby ha sostenuto di avere una denuncia “chiara e precisa” contro Rowling, asserendo di essere stata ripetutamente travisata dall’autrice. Willoughby ha subito un intervento di ridefinizione del sesso nel 2015 ed è stata riconosciuta come la prima giornalista televisiva transgender nel Regno Unito, lavorando per il telegiornale regionale ITV Tyne Tees.
Nei giorni scorsi, Rowling ha ripetutamente rifiutato di utilizzare i pronomi preferiti di Willoughby, e ha apertamente deriso la conduttrice in post su Twitter, ora X. “La maschera è caduta. Storicamente le persone le hanno dato il beneficio del dubbio, pensando che stesse difendendo i diritti delle donne”, ha commentato Willoughby. “Ora non può più sostenere questo dato che ha affermato apertamente che India Willoughby è un uomo.”
Il Crown Prosecution Service del Regno Unito sostiene che l’ostilità basata sull’identità transgender può essere perseguita come crimine d’odio. Si è cercato un commento dalla polizia di Northumbria.
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La risposta di Rowling
In una serie di post su X, Rowling ha risposto, affermando che gli avvocati le hanno consigliato che l’ossessionante bersaglio di Willoughby nei suoi confronti negli anni passati potrebbe raggiungere la soglia legale di persecuzione.”Nonostante il consiglio, ho ignorato la questione perché non voglio dare a India la pubblicità che chiaramente cerca”, ha aggiunto Rowling. “Essendo consapevole che mentire alle forze dell’ordine è un reato, dovrò semplicemente spiegare alla polizia che, secondo me, India è un classico esempio del narcisista maschile che vive in un costante stato di rabbia perché non può costringere le donne a considerarlo secondo la sua valutazione.
L’autrice ha inoltre fatto riferimento a una sentenza di un tribunale del lavoro del 2021, che ha stabilito che le idee di genere critiche della ricercatrice Maya Forstater erano una convinzione filosofica protetta dalla legge sulla parità. “Nessuna legge obbliga chiunque a fingere di credere che India sia una donna”, ha detto Rowling. È noto da recenti notizie che Rowling è stata coinvolta nel processo di selezione di uno scrittore per una serie televisiva live-action di Harry Potter per Max. Il processo di selezione è stato ristretto a tre finalisti: Francesca Gardiner, Tom Moran e Kathleen Jordan.