Ci riconduciamo al lugubre evento di Erba, 2006, un massacro a sangue freddo che ha lasciato una traccia indelebile nella cronaca nera italiana. Questa notte, nel prime-time di Italia1, ‘Le Iene presentano: Inside‘ introdurrà una nuova visione sul caso, portando alla luce una richiesta di revisione per la vicenda processuale di Olindo Romano e Rosa Bazzi, i condannati. Antonino Monteleone e Francesco Priano, attraverso la loro inchiesta, esploreranno nuovi aspetti mai considerati prima, che potrebbero aprire un sentiero verso una percezione alternativa di quella tragica notte a Erba, gettando ombra sulla certezza della colpevolezza del duo condannato.
Strage di Erba: richiesta di revisione processuale e nuovi elementi prove da considerare
Oggi, a distanza di 17 anni da una condanna all’ergastolo, il caso processuale di Olindo Romano e Rosa Bazzi, protagonisti della Strage di Erba, è tornato a far discutere. La vicenda, datata 11 dicembre 2006, è tornata ad occupare le pagine di cronaca a causa di una duplice richiesta di revisione da parte del sostituto procuratore di Milano, Cuno Tarfusser, e dei difensori dei due condannati, che hanno sollecitato il riesame delle prove e la revisione della condanna comminata a Olindo e Rosa.
Prima di procedere, un quadro generale degli avvenimenti: la Strage di Erba vide la perdita di quattro vite – Raffaella Castagna, la madre Paola Galli, il piccolo Youssef Marzouk di due anni e la vicina di casa Valeria Cherubini – brutalmente uccise nelle proprie abitazioni. Unico sopravvissuto e testimone oculare fu Mario Frigerio, marito di una delle vittime.
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Suo malgrado, Rosa e Olindo, i vicini delle vittime, furono condannati per questi omicidi, avvenuti a seguito di continue liti condominiali. Impegnati in questo nuovo esame della vicenda sono Antonino Monteleone e Francesco Priano di “Le Iene presentano: Inside”. La loro inchiesta si avvale di nuove prove e dettagli che, visti da un diverso punto di vista, potrebbero portare a una nuova verità. Del caso, definito l’impresa criminale più atroce nella storia della Repubblica, discutono investigatori, scienziati e giornalisti investigativi.
Tra gli elementi presentati vi è una prova inedita, emersa dallo studio approfondito del materiale processuale. Questa prova, accostata a testimonianze inedite, potrebbe sollevare dubbi sulla colpevolezza della coppia Romano-Bazzi. L’inchiesta ha, infatti, ripercorso le indagini originali e ha posto l’attenzione su piste alternative fino ad ora non esplorate, come una possibile faida legata a droga e soldi tra gruppi di spacciatori albanesi e tunisini, e le attività della ‘Ndrangheta, la criminale organizzazione calabrese, nel territorio di Erba.
In particolare, sono state presentate parti inedite delle interviste rilasciate in carcere da Rosa e Olindo. Parole che, insieme a quelle dell’allora marito di Raffaella Castagna, Azouz Marzouk, potrebbero offrire un nuovo quadro interpretativo degli eventi. La condanna del tandem Romano-Bazzi poggiava su elementi considerati solidi: la testimonianza di Mario Frigerio, unico superstite della strage, tracce di sangue di Valeria Cherubini ritrovate sul battitacco dell’auto di Olindo Romano e la confessione rilasciata dalla coppia. Questi elementi sono stati attentamente analizzati nel corso della nuova inchiesta.