L’improvvisa interruzione di una diretta televisiva a causa di un attacco missilistico ad Ashkelon, in Israele, ha scosso i telespettatori. I dettagli del drammatico incidente presso l’hotel dove risiedevano le troupe internazionali giungono grazie alle rassicurazioni dell’inviato, resosi ripetutamente protagonista degli ultimi eventi violenti, testimoniando la situazione precaria e altamente rischiosa di questo contesto di crisi.
La crisi in Israele: interruzione della diretta, ritorno audio dell’inviato e precedenti incidenti collegati
In una situazione di crescente tensione ad Ashkelon, Israele, un recente episodio ha lasciato gli spettatori e lo staff del Tg1 in stato di allerta. Durante un collegamento con Israele, il corrispondente Matteo Alviti è stato costretto a interrompere la diretta a causa di un imminente attacco missilistico.
Il drammatico momento in cui il nostro inviato Matteo Alviti deve interrompere la diretta durante il tg1 delle 20 per un nuovo attacco di razzi da parte di #hamas #Israel_under_attack pic.twitter.com/HtyHt1aG10
— Tg1 (@Tg1Rai) October 10, 2023
Il giornalista è sparito improvvisamente, portando a una rapida e inevitabile interruzione del collegamento. La conduttrice, dopo un momento di sorpresa, ha commentato la delicata situazione, promettendo agli spettatori di tornare al collegamento non appena possibile.
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Nel giro di poco tempo, l’inviato è tornato in onda, questa volta solo con un collegamento audio. Ha rassicurato il pubblico sulle sue condizioni e sulla sicurezza del suo team, spiegando che aveva dovuto trovare rifugio in una zona sicura, un bunker sotterraneo dell’hotel in cui alloggiavano.
Questo episodio si inserisce in un contesto più ampio di tensione e incertezze nei giorni scorsi. La troupe di Tg1, come altre troupe per la corrispondenza internazionale, ha ricevuto minacce via telefono e ha rischiato più volte durante i ricorrenti attacchi missilistici. In particolare, alcuni missili recentemente caduti hanno mancato di poco l’inviato, l’operatore e la producer.
L’offensiva di Hamas aveva già provocato il lancio di più di un centinaio di razzi su Ashkelon, creando un clima di continuo pericolo e provocando la necessità di interruzioni immediate e incontrollabili delle trasmissioni televisive.