Queen Charlotte, nato come spin-off di Bridgerton, è disponibile su Netflix dal 4 Maggio 2023. In queste settimane, ha riscosso un buon successo, ma non sono mancate le critiche. Molti spettatori hanno ammesso di non aver apprezzato la ricostruzione storica. Ritengono che gli eventi siano stati troppo romanzati, senza tenere conto di ciò che è successo davvero.
Shonda Rhimes, nei panni di creatrice della serie tv, ha deciso di esporsi sull’argomento. Ha voluto precisare che non si tratta di un documentario. L’intento non era quello di attenersi ai fatti reali, ma di esplorare il personaggio della regina così come è stato presentato nel titolo originale:
Questa non è una docuserie. Questa è una storia di finzione basata su dei fatti storici. La regina di cui stiamo raccontando la storia è la regina Charlotte così come l’abbiamo conosciuta in Bridgerton, non la regina Charlotte così com’era in Inghilterra.
Nonostante questo, ha ammesso di aver compiuto delle ricerche grazie all’aiuto di uno storico. Anche gli esperti sul campo hanno opinioni differenti, soprattutto sulle condizioni di Giorgio III. Ad oggi, ancora non si hanno certezze sulla malattia di cui era stato vittima:
La storia non ha idea di cosa avesse George. Non sanno se si trattava di una malattia mentale o di una malattia fisica. Ci sono un sacco di opinioni diverse in merito. Volevo trovare un modo per ritrarre quello che stava succedendo a lui nello stesso modo in cui i dottori della sua epoca dovevano averlo visto.
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