Lunedì 2 settembre torna in onda Pomeriggio 5 con Myrta Merlino. Per l’occasione, la donna ha rilasciato un’intervista a TV Sorrisi e Canzoni in cui ha svelato in anteprima alcune novità che saranno apportate all’interno del format, ma non solo. La conduttrice ha raccontato anche alcuni episodi difficili che si è trovata a fronteggiare durante il suo primo anno di conduzione di un programma incentrato anche sulla cronaca nera, cosa a cui non era affatto abituata e pronta.

Il momento più difficile vissuto a Pomeriggio 5 da Myrta Merlino

Il primo anno di conduzione di Myrta Merlino a Pomeriggio 5 non è stato semplice. Inizialmente, la donna si è trovata a fare i conti con una situazione del tutto nuova, subentrando dopo tanti anni di conduzione di Barbara d’Urso. A tal proposito, si è dovuta interfacciare con uno staff nuovo ma, soprattutto, con un pubblico decisamente diverso da quello a cui era abituata.

Questa, però, non è stata l’unica difficoltà che ha dovuto affrontare. Trattare argomenti di cronaca nera, infatti, l’ha molto destabilizzata in certi momenti. Myrta ricorda con estrema concitazione il momento in cui dovette annunciare il ritrovamento del corpo di Giulia Cecchettin, brutalmente assassinata dal suo fidanzato. In quel momento, infatti, si sentì venir meno. Quell’esperienza, però, le ha insegnato a mantenere il controllo e a tenere sempre la barra dritta.

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Su cosa punta la Merlino e cosa banna da Pomeriggio 5

Nel corso dell’intervista, poi, Myrta Merlino ha anche ammesso di aver imparato molto da alcuni ospiti che ha avuto modo di intervistare nel corso di quest’anno a Pomeriggio 5. A tal riguardo, ha detto di essere stata felicissima Luciano Garofalo, Marco De Franchi, la psicologa Gabriella Marano, che le hanno insegnato davvero tanto.

Myrta, infine, ci ha tenuto a porre l’accento sull’importanza di dare luogo ad un giornalismo serio e professionale all’interno della sua trasmissione. Il pericolo più grande, infatti, è quello di divulgare involontariamente qualche fake news, perdendo così di credibilità. Proprio per tale ragione lei consiglia sempre di affidarsi e di inseguire piste verificate e non basate su poche prove. Specie quando si tratta di cronaca, questo è un elemento imprescindibile.