Con l’inchiesta dal titolo ‘Alessia Pifferi: i giorni dell’abbandono‘, firmata da Tommi Liberti, ‘Un giorno in Pretura’ ritorna sul palinsesto di Rai 3. La trasmissione di Roberta Petrelluzzi, Tommi Liberti e Antonella Nafra riparte venerdì 31 maggio alle 21.20, presentando il primo di tre appuntamenti in prima serata dedicati a processi particolarmente rilevanti. Il primo episodio esplora il caso di Alessia Pifferi, una donna di 36 anni accusata dell’omicidio volontario della sua bambina di 18 mesi. Come si svilupperà il caso e quali saranno le conclusioni?.

Ritorno di ‘Un giorno in Pretura’

Con “Alessia Pifferi: i giorni dell’abbandono”, inchiesta firmata da Tommi Liberti, riparte, venerdì 31 maggio alle 21.20 su Rai 3, “Un giorno in Pretura”, la trasmissione di Roberta Petrelluzzi, Tommi Liberti e Antonella Nafra. Sarà il primo appuntamento di un ciclo di tre prime serate, dedicate a tre processi che negli ultimi tempi hanno suscitato molto scalpore, a cominciare proprio dal caso Pifferi.

Alessia Pifferi, 36 anni di Ponte Lambro a Milano, è accusata dell’omicidio volontario della sua bambina di 18 mesi. Per andare a incontrare un uomo di Bergamo con il quale aveva una relazione, aveva lasciato la piccola sola in casa per sei giorni. Ma era consapevole delle conseguenze delle sue azioni? Secondo l’accusa sì mentre, secondo la difesa, la donna, disoccupata, una serie di relazioni rimediate su internet, soffre di un grave deficit cognitivo.

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E, sempre secondo la difesa, avrebbe dovuto essere aiutata allora nel gestire il difficile ruolo di madre, piuttosto che accusata oggi, come un’assassina. Uno spaccato di disagio sociale ed emarginazione.