La candidatura agli Oscar rappresenta, da sempre, un incredibile traguardo. Alice Rohrwacher non era certa di farcela, però, a dispetto delle aspettative, è riuscita a entrare nella categoria per il miglior corto live-action. A regalarle questa possibilità è stato Le Pupille, presentato in anteprima al Festival di Cannes 2022. Il film ruota attorno alla storia di un gruppo di ragazze, dal temperamento ribelle, che vivono in un collegio cattolico.
Candidatura agli Oscar da record: Alice Rohrwacher parla de Le Pupille
Alice Rohrwacher, ovviamente, è felicissima per la candidatura ricevuta. Si tratta di un vero e proprio record perché, prima di questo momento, nessun corto live-action targato Disney era stato mai nominato agli Oscar.
Così ho chiesto immediatamente a Goffredo e agli eredi di Morante se potevo trasferirla in un collegio femminile, anche se ho fatto dei cambiamenti: tutto l’antefatto del film è stato inventato. Sentivo, infatti, la necessità di lavorare con le bambine, perché non so se mi sento una bambina cattiva, ma sapere che Le pupille che tutti abbiamo nei nostri occhi vengono da una bambina, mi dà molta fiducia.
Un film corto ma a cui abbiamo lavorato con la stessa cura, lo stesso amore, la stessa gioia di un lungo.
Alice Rohrwacher e il coinvolgimento della sorella: “Una certa ironia”
Quando ho letto la lettera ho subito pensato che il severissimo abate potesse essere Alba. Ci siamo divertite molto nel girarlo e penso che nel film si senta perché Alba ha lavorato con gran dovizia di particolari, ma anche con una certa ironia.
Il Natale per gli americani è molto legato alla figura di Babbo Natale, ma in passato da noi era riferito al tema della natività, a prescindere dal credere o non credere in Dio. Per cui, per un pubblico straniero questo corto può evocare una lingua arcaica di cui forse possono sentire anche nostalgia. Questo film è un grande, straziante manifesto d’amore per l’Italia che anche la nostra scrittrice, Elsa Morante, amava molto.