Una delle più grandi novità della stagione seriale di Sky è Call my agent – Italia, attesissima soprattutto per il cast stellare. Remake nostrano della celebre serie cult francese, diretto da Luca Ribuoli e scritto da Lisa Nur Sultan, vedrà la partecipazione di Paola Cortellesi, Paolo Sorrentino, Pierfrancesco Favino, Anna Ferzetti, Matilda De Angelis, Stefano Accorsi e Corrado Guzzanti nei panni di sé stessi.
Stamani si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della serie televisiva, il cui primo episodio debutterà su Sky venerdì 20 Gennaio, e in streaming su Now. Per sei settimane il pubblico italiano potrà appassionarsi alle vicende degli attori e scoprire il dietro le quinte del mondo dello spettacolo.
La conferenza stampa
Stamani si è tenuta la conferenza stampa in presenza di parte del cast e degli addetti ai lavori. Ecco le loro dichiarazioni.
Antonella D’Errico (EVP Programming Sky Italia): Siamo arrivati al culmine dell’età dell’oro delle serie. I palati degli spettatori sono diventati sempre più fini in questi anni. La traduzione italiana di questo franchise format è riuscita in un esercizio difficilissimo, che era quello di trasporre uno humor tipicamente francese su uno stile che è tipicamente italiano, sia grazie alla scrittura che agli interpreti. È la prima volta che una serie italiana raduna uno star system così grande.
Luca Ribuoli (regista): Paolo Sorrentino in particolare si è speso molto sul valore del cast. Ho avuto il privilegio di lavorare con questo materiale umano.
Lisa Nur Sultan (sceneggiatrice): Da un lato abbiamo lavorato anche con una certa incoscienza, dopo abbiamo pensato “ma il nostro star system è diverso”. Abbiamo potuto fare una satira di costume, prenderci in giro attraverso quello che noi vediamo come italiani. Il mondo è completamente cambiato, l’Italia non è la Francia. Il fulcro del racconto era narrare un posto di lavoro, che diventava famiglia e aveva la possibilità di dar vita a successi, carriere e avere potere. Si scommette, si lancia, nel dubbio di fare sempre la cosa giusta o sbagliata. Siamo stati fortunati di avere le persone che volevamo in questa serie. La prima puntata è la più conservativa rispetto alla serie originale, poi già dalla seconda è tutto diverso. I personaggi hanno preso una vita diversa, centrata su di loro oltre che sulle guest. Mi piaceva chiudere ogni puntata con qualcosa che rimandasse a quello già visto, ecco perché sono nate le clip dopo i titoli di coda, era una sorta di divertissement. Se ti viene l’idea di Ivana Spagna che fa The Lady Pope, come fai a non renderla visiva?
Marzia Ubaldi: Io sono una che dice subito di No. Io non ho visto l’originale, non ho Sky, vivo in campagna con le galline. Quando me l’hanno raccontata mi è sembrata una cosa bellissima. Io con Luca Ribuoli ho già lavorato e sono innamorata di lui da tanti anni. Lui è completamente pazzo, ma è di quei pazzi creativi. Lui capisce tutto quello che fai. Lavori come in una botte di ferro e io sono molto contenta di lavorare con lui e sono contentissima di lavorare anche con tutti questi artisti. È raro lavorare con un gruppo che si trova così bene gli uni con gli altri. Spero di riuscire a fare la seconda serie, spero che nella seconda serie Elvirus (n.b.: il soprannome del suo personaggio nella serie) vada più in profondità e spero di non prendere di nuovo il covid, l’altra volta l’ho preso mentre lavoravo. Io credo che il nostro Call my agent sarà molto più bello di quello francese.
Maurizio Lastrico: Abbiamo amato questa serie e portiamo un lavoro forte. È un orgoglio aver partecipato a questo. Nei rapporti umani ci siamo ispirati molto ai nostri agenti.
Michele Di Mauro: L’anima di Vittorio Baronciani, che è questo avvocato che passa e diventa agente, è intrigante per me. La sua linea è quella di un marito/padre e di un professionista serio, abbastanza centrato in quest’agenzia che per fortuna non esiste in Italia perché rappresenta il top dei top. La cosa più bella di aver fatto questo lavoro è la possibilità di continuare a farlo, rispetto ai personaggi e alle storie che proviamo a raccontare. Per la prima volta non avevo l’assillo di vedere il prodotto per capire quanto ero stato all’altezza, ma sono stato abbastanza preso da quello che succedeva in virtù del bellissimo lavoro di tutti. Sembra che ci facciamo le carezze a vicenda, però in realtà è veramente così. Tutte le scommesse importanti immediatamente hanno avuto un riscontro fantastico. Bravi.
Emanuela Fanelli: Io interpreto Luana Pericoli che ha un po’ di difficoltà nella sua carriera, dà la colpa di tutto quello che non va ad Elvira, la splendida Marzia Ubaldi. È stato bellissimo far parte di un cast di attori così bravi. Io quando giravo mi sentivo di dover essere all’altezza. Quando hai Corrado Guzzanti davanti in una scena di un pranzo o dai il meglio di te oppure arrivederci, e comunque arrivederci lo stesso. A me diverse tanto lavorare con la mitomania, perché chi fa questo lavoro spesso lo fa. È stato molto divertente scherzare sulla categoria prendendo in giro prima di tutto me e poi gli altri.
Sara Drago: Il rapporto tra un agente e l’attore è un rapporto quasi sentimentale.
Sara Lazzaro: Ho preso questo personaggio come una sfida, ci ho dovuto giocare. Penso che la serie francese in qualche modo ci ha dato una ricetta, però quello che viene fuori è nostro. È una scrittura fantastica e non vedo l’ora di vedere cosa succederà.
Il cast di Call My agent – Italia
- Sara Lazzaro (Doc – Nelle tue mani, 18 regali, Volevo fare la rockstar), interpreta Monica Ferri
- Francesco Russo (L’Amica Geniale) nel ruolo di Pierpaolo Puglisi
- Paola Buratto (Bang Bang Baby) interpreta la new entry dell’agenzia Camilla Zanon
- Kaze (Anni da cane) nel ruolo di Sofia, la receptionist dell’agenzia
- Emanuela Fanelli (Siccità, Brave ragazze) in quello di una delle più “stravaganti” attrici della CMA, Luana Pericoli
- Sara Drago, interpreta l’agente più brava della CMA, Lea Martelli
- Maurizio Lastrico, il più buono dell’agenzia, Gabriele Di Lillo
- Marzia Ubaldi, nel ruolo di Elvira Bo
- Michele Di Mauro, interpreta il fondatore dell’agenzia CMA, Vittorio Baroncini