La puntata di questa mattina di Viva Rai2 è stata un po’ diversa dal solito. Il conduttore Rosario Fiorello, infatti, ha deciso di dedicare l’intera messa in onda alle vittime di mafia. Lo spunto è stato preso, naturalmente, dall’arresto di Matteo Messina Denaro, uno dei latitanti più pericolosi nella storia della mafia in Italia. Il presentatore, poi, ha voluto fare un omaggio anche a suo padre.
L’omaggio di Rosario Fiorello alle vittime di mafia a Viva Rai2
Il ritorno di Viva Rai2 è stato davvero trionfale. Il pubblico da casa sta dimostrando tanto affetto e approvazione nei riguardi di Fiorello per questo suo nuovo progetto televisivo. Nel corso della messa in onda di questa mattina, però, il presentatore ha voluto improntare la puntata sulle vittime della mafia.
Ieri, infatti, è stata diramata la notizia circa l’arresto del boss latitante Matteo Messina Denaro. Molte delle programmazioni sia Rai sia Mediaset sono state modificate proprio per dare spazio a questo fatto di cronaca molto importante. Ebbene, anche Rosario Fiorello ha deciso di agire in questo modo, dedicando la puntata odierna di Viva Rai2 alla faccenda. A tal riguardo, il conduttore ha detto che questo deve essere un giorno meraviglioso per tutti i siciliani onesti.
Fiorello a Viva Rai2: "Arresto Messina Denaro? Una bella giornata per tutti i siciliani onesti"..
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Fonte: (palermotoday) -> https://t.co/AvIVJkpcaw pic.twitter.com/J5Pgl6yKzD— sblob (@sblobit) January 17, 2023
Fiorello e il messaggio a suo padre
La giustizia, infatti, ha fatto il suo corso e un ringraziamento speciale è andato anche alle forze dell’ordine che sono riuscite in questa impresa piuttosto ardua a cui si stava lavorando da moltissimo tempo. Ad ogni modo, nel corso della trattazione della tematica, Fiorello ha mandato un saluto a tutte le famiglie di vittime di mafia.
Infine, poi, ha voluto omaggiare anche suo padre, il quale era nell’arma della Guardia di Finanza, ed ha sempre svolto il suo lavoro nel rispetto e nella tutela del paese. Al termine, poi, la messa in onda si è conclusa con l’interpretazione di Lodo Guenzi de Lo Stato Sociale di “Minchia signor tenente”. Si tratta di una canzone molto toccante scritta da Giorgio Faletti in dedica alle Forze dell’Ordine.