Neri Parenti rappresenta una figura importantissima per la filmografia italiana. Il suo contributo, infatti, è innegabile. È impossibile non associare a lui la saga dei cinepanettoni e quella di Fantozzi. Nelle ultime ore, ha deciso di rilasciare un’intervista dove ha parlato della sua carriera. Ha anche spiegato il motivo per cui i classici film natalizi non siano più così in voga.
Quale sarà il futuro dei cinepanettoni? Parla Neri Parenti
Neri Parenti ha girato quasi cinquanta film. Ha avuto modo di lasciare il segno nella storia del cinema italiano e di lavorare accanto a personaggi di spicco come Paolo Villaggio e Lino Banfi. Durante l’intervista, ha deciso di soffermarsi sul genere dei cinepanettoni. In passato, lo spazio dato a questo tipo di film era decisamente maggiore rispetto ad oggi. Ricorda con affetto la collaborazione tra Christian De Sica e Massimo Boldi. In realtà, i due non condividevano alcun legame di amicizia al di fuori del set, ma tra loro c’era un rapporto cordiale, che gli ha permesso sempre di lavorare bene. La separazione non è avvenuta per colpa di un litigio, ma di un problema di contabilità. L’attore di Cipollino ha deciso di prendere le distanze e di passare alla Medusa Film, mentre l’interprete romano ha mantenuto la sua posizione:
Non hanno mai litigato, anche perché fuori dal set non si frequentavano, però andavano d’accordo. Si separarono per un mero problema contabile. Boldi discusse con de Laurentiis per il rinnovo del contratto e, scontento, se ne andò alla Medusa. Aurelio si impuntò e nel 2006 fece Natale a New York solo con Christian, mettendogli accanto Massimo Ghini, Claudio Bisio, Sabrina Ferilli, Fabio De Luigi. E al botteghino vinse lui, incasso quadruplo.
Il regista è convinto che i cinepanettoni siano arrivati a un punto morto per diversi fattori. In effetti, negli ultimi anni, il pubblico ha mostrato scarso interesse verso queste produzioni:
Ormai purtroppo un genere finito, per mancanza di attori, di soggetti e di soldi
Neri Parenti e il film con Maradona: “È stata dura”
Neri Parenti riuscì a compiere anche una grande impresa: quella di portare Maradona al cinema. Non fu affatto facile realizzare il film Tifosi perché il giocatore si appellò a delle condizioni difficili da rispettare. Inizialmente, non era neanche sicuro che si sarebbe davvero presentato. Ad ogni modo, tutto andò per il meglio e ricevette anche una dedica inaspettata da parte del campione:
È stata dura. Accettò ma alle sue condizioni: non girare a Napoli, farlo in pochi giorni, poter interrompere appena era stanco. Affittammo un appartamento a Roma. Fino all’ultimo non sapevamo nemmeno se si sarebbe presentato. Arrivò di notte, scusandosi con tutti. Ci fece disperare. Alla fine, mi regalò la sua maglia dell’Argentina con la dedica “Al mio regista preferito”.
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