Il digitale, ormai, ha monopolizzato ogni aspetto della vita delle persone. In Italia, il numero degli schermi presenti ha raggiunto numeri impressionanti. Al momento, se ne contano ben 120 milioni, divisi tra smartphone, televisori, dispositivi connessi a Internet e Smart TV. I dati suggeriscono che, negli ultimi anni, il televisore è diventato uno tra gli strumenti più importante per l’accesso al digitale. Questa consapevolezza non deriva da dati casuali o poco analizzati, ma dal Quinto Rapporto Auditel-Censis.
Un’analisi dettagliata sul digitale: il Rapporto Auditel-Censis
Il Quinto Rapporto Auditel-Censis rappresenta uno strumento di grande importanza per fare luce sugli attuali dati del digitale. Il documento, infatti, prende proprio il nome de La transizione digitale degli italiani. Esso può essere anche un’ottima opportunità per comprendere quanto la pandemia da Covid-19 abbia inciso sulle abitudini degli italiani.
L’indagine, basata sulla Ricerca di base Auditel, ovviamente, è stata condotta in modo strutturato e preciso. Per raggiungere tutti i punti da trattare, sono stati fissati tre obiettivi fondamentali:
- Verificare la struttura delle famiglie
- Avere un quadro di tutti gli aspetti della società italiana
- Individuare il campione delle famiglie che deve essere rinnovato
Nel corso dei prossimi anni, il mondo del digitale diventerà ancora più immersivo. Sempre più famiglie, infatti, prenderanno le distanze dai vecchi sistemi.
Quali sono le famiglie ancora escluse dal digitale?
La maggior parte delle famiglie italiane, ormai, possiede almeno uno strumento per accedere al digitale. Stiamo parlando di una percentuale pari all’87%. Inoltre, tra queste, ben 5 milioni possiedono il pacchetto completo che include una Smart TV, uno smartphone, un computer e un tablet. Nonostante questo, per le vecchie generazioni non è ancora facile accettare il cambiamento. Molti over 65, infatti, sono ancora escluse da questo mondo. Solitamente si tratta di persone sole, che non possono contare sul sostegno di altri componenti della famiglia.
Nei prossimi cinque anni, si prevedono delle modifiche sostanziali grazie allo switch-off e al PNRR (Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) che promuoverà reti a velocità ancora più elevate.