Netflix, sempre più spesso, ama raccontare storie vere. Prende ispirazione da volti noti della televisione, dello sport e della cronaca per dare vita a interessantissimi documentari. Il 21 Settembre, la piattaforma ha reso disponibile Wanna, un contenuto dedicato alle vicende riguardanti Wanna Marchi e la figlia Stefania Nobile. Si è cercato di ripercorrere gli avvenimenti principali delle loro vite, concentrandosi sul successo ottenuto negli anni ’80, sull’inevitabile fallimento, sul carcere e, infine, sulla ritrovata libertà. SuperGuidaTv, di recente, ha deciso proprio di intervistare le due donne.
Wanna Marchi e Stefania Nobile parlano della serie tv: “Non ho nulla da criticare”
Wanna Marchi e Stefania Nobile hanno accettato di rispondere ad alcune domande sulla docuserie di Netflix e sul loro percorso. L’ex regina delle televendite ha ammesso di aver apprezzato il lavoro svolto dalla piattaforma. Gli sarebbe piaciuto assistere alla descrizione di tutti gli eventi che hanno caratterizzato la sua vita, ma in quattro puntate questo non era possibile:
A me è piaciuta molto. Non ho nulla da criticare. L’unica annotazione che voglio fare, è che molte cose non sono state raccontate. Io ho soltanto 80 anni e raccontarli tutti, le assicuro che quattro puntate non sarebbero bastate.
Anche la figlia ha affermato di essere d’accordo con lei. A parer suo, è d’obbligo dare alle serie tv una seconda stagione. Il successo riscosso dalle prime puntate, infatti, è innegabile:
Se non facessero la continuazione della serie sarebbero dei pazzi. Il successo della serie è palese, anche se c’è chi cerca di criticare. A forza di sentire parlare male della gente, ci s’innamora della gente. Adesso hai l’esempio di una persona in politica, che chiaramente viene paragonata a Wanna Marchi: chiunque arriva al potere è Wanna Marchi, chiunque cade è Wanna Marchi.
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All’inizio, non avevano alcuna intenzione di prendere parte al progetto. Hanno cambiato idea solo grazie all’intervento di Gabriele Parpiglia. Quest’ultimo, infatti, era convinto che, al di la della loro risposta, Netflix avrebbe comunque dato avvio alle riprese del titolo.
Stefania Nobile infuriata con suo padre biologico: “È stato il primo nemico”
Stefania Nobile è convinta che la serie tv abbia spinto le persone a porsi delle domande. È convinta che le angherie vadano di pari passo con il successo. Più si è in cima e più è facile trasformarsi in un bersaglio. Ha ammesso di non essersi sentita protetta. In particolare, è rimasta delusa da suo padre biologico che si è schierato contro sua madre. Al contrario, lei l’ha sempre ammirata. La considera la numero uno e, ancora oggi, è molto orgogliosa:
Parlo anche del mio padre biologico. Lui è stato il primo nemico di Wanna Marchi e di conseguenza di sua figlia. È difficile convivere con persone di successo. Io non ho mai sofferto il successo di mia madre, anzi, ne sono sempre stata orgogliosa. È da pochissimi anni che mi sono presa il mio spazio, e questo spazio mi è stato attribuito proprio da questo processo.
Wanna e Stefania sono due donne profondamente diverse. Però, hanno vissuto infanzie simili. Infatti, entrambe erano delle grandi sognatrici. La prima ha ammesso di non aver mai voluto condividere il suo tempo con i bambini. Era troppo curiosa e la compagnia dei grandi le sembrava più adatta. La seconda ha rivelato di aver rincorso il successo con tutta se stessa. Era attratta da tutto ciò che non poteva avere:
Sono la paladina delle cause perse, picchiavo i bambini più grandi per difendere quelli più deboli. Una cosa mi è rimasta: questa voglia insaziabile di mortadella, perchè io non avevo mai il panino con la mortadella, io avevo delle merendine povere, una mela, non avevo mai quel di più. Questa cosa della mortadella mi è rimasta, quasi mi commuove. Poi quando facevano le loro feste di compleanno, le bambine della mia classe non mi invitavano mai, perchè non avevo dei bei vestiti come loro.
La regina delle televendite, ad oggi, non cambierebbe nulla della sua vita e non prova alcun pentimento:
Io odio i pentiti. Tanto non si può tornare indietro, io non cambierei nulla nella mia vita.