L’ultima edizione dell’Eurovision Song Contest è stata vinta dall’Ucraina grazie alla Kalush Orchestra. La canzone Stefania è riuscita a conquistare il pubblico di tutta Europa. Inoltre, le condizioni in cui versa il paese di provenienza dei cantanti ha scatenato una gara di solidarietà senza eguali. Proprio per aiutare l’Ucraina, i musicisti della band hanno deciso di mettere in atto un’iniziativa molto particolare. Inaspettatamente, negli ultimi giorni, si è diffusa la notizia della messa all’asta del trofeo della gara canora e del capello rosa del frontman Oleh Psiuk.
Eurovision Song Contest, la Kalush Orchestra sostiene l’Ucraina: messo all’asta il trofeo
La Kalush Orchestra ha deciso di sfruttare la vittoria ottenuta all’Eurovision Song Festival per aiutare l’Ucraina ad affrontare la guerra. Mettere all’asta il trofeo si è rivelata una mossa molto fruttuosa. Ben 30.000 persone, appartenenti a 50 Paesi diversi, infatti, hanno partecipato all’iniziativa. Tutti i soldi raccolti, pari a 900.000 dollari, verranno devoluti interamente alla Serhiy Prytula Charity Foundation. Si tratta di un’organizzazione volta al sostegno dell’esercito ucraino nella lotta contro la Russia. Al momento, il trofeo si trova presso il nuovo proprietario: il portale Whitebit.
Anche la vendita del cappellino di Oleh Psiuk ha portato a un ottimo risultato. Questa volta è stato un privato a decidere di acquistare l’oggetto. Il diretto interessato ha deciso di rimanere anonimo, ma il suo contributo, sicuramente, si rivelerà molto prezioso. In questo caso il ricavato, corrispondente all’enorme cifra di 370000 dollari, verrà donato sempre all’associazione.
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I ringraziamenti della Kalush Orchestra: le parole su Facebook
Subito dopo l’asta, la Kalush Orchestra ha deciso di ringraziare tutti i partecipanti per aver preso parte all’evento. Tramite un post su Facebook, ha dato voce all’emozione per l’enorme sostegno ricevuto. Ha anche cercato di diffondere un messaggio importante legato alla guerra. Ormai, si sente parlare tutti i giorni delle azioni militari della Russia, ma non bisogna abituarsi a tutto questo. È necessario parlarne fino a quando non verrà raggiunta la tanto agognata pace.
I cantanti vincitori dell’Eurovision Song Contest si sono battuti in prima linea. Fino a poco prima dell’evento di Torino, erano a Kiev per difendere il loro Paese. Inoltre, un membro della band ha deciso di non partecipare alla gara canora internazionale per non lasciare la sua postazione. La paura è sempre legata alla condizione dei propri famigliari. Non sapere se stanno bene o se sono stati coinvolti nei bombardamenti è terrificante:
Ti svegli ogni mattina con le esplosioni e non sai mai se i tuoi famigliari o amici sono ancora in vita, perché ogni giorno sull’Ucraina si abbattono decine di missili.