Domenica 20 marzo, Massimo Giletti ha deciso di condurre la puntata di Non è la l’Arena dall’Ucraina. Il conduttore e giornalista ha spiegato che non si può raccontare un conflitto se non si vive in prima persona quello che sta realmente accadendo. Per questo motivo il diretto interessato da qualche giorno si trova in Ucraina.
Massimo Giletti in diretta da Odessa
Massimo Giletti ha condotto Non è l’Arena, puntata di domenica 20 marzo, diretta dall’Ucraina. Il conduttore ha deciso di testimoniare in prima persona quanto sta accandendo a Odessa: importante cittadina ucraina che si trova sul mar nero. Come spiegato dal giornalista e conduttore, in quella zona arriva l’80% delle merci. Dunque, si tratta di un luogo strategico. Come spiegato dal giornalista piemontese, Odessa è anche una città ricca di storia. Alle spalle di Giletti, c’era il teatro dell’Opera e un museo in cui sono presenti delle opera importanti e opere di famosi artisti italiani.
Il 60enne ha aperto la puntata tra le strade di Odessa:
“Spero mi sentiate, qui si sentono dei colpi perché la situazione è molto tesa”.
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Mentre il presentatore televisivo di La7 stava documentando sul campo il conflitto tra Russia e Ucraina ha annunciato l’arrivo di un attacco:
“Ci sono dei forti spari in diretta”.
Il diretto interessato ha fatto sapere di non sapere cosa stava realmente accadendo, poiché non c’era stato alcun allarme aereo. Come spiegato da Giletti insieme alla sua troupe gli è stato chiesto di tornare nel bunker, perché la situazione stava diventando pericolosa. Lo stesso conduttore ha indicato il cielo sopra la cittadina portuale ucraina ha mostrato l’attacco russo, forse ad opera di droni:
“A 60km da qui si sta combattendo una battaglia intensa. In più anche quello che state vedendo adesso dall’alto”.
#nonelarena Massimo #Giletti in diretta da #Odessa, in sottofondo si sentono gli spari: "Stiamo vivendo il momento di un attacco".#guerra #Ucraina https://t.co/LPNI6gPRcq
— Non è l'Arena (@nonelarena) March 20, 2022
Giletti è il primo conduttore ad avere condotto una trasmissione dall’Ucraina
La puntata di Non è l’Arena del 20 marzo può essere considerata storica. Il motivo? Massimo Giletti è il primo conduttore televisivo italiano ad avere fatto una diretta dal “campo di battaglia”. Nello studio di Roma era presente il giornalista Luca Telese. Quest’ultimo sarebbe stato pronto ad intervenire se la diretta con Giletti avesse avuto qualche problema tecnico.
Ma non solo, La7 ha pensato ad un vero e proprio piano B per portare al termine la puntata: se la linea fosse saltata, Massimo Giletti avrebbe documentato il tutto da Odessa tramite Skype o con una semplice chiamata.
Alla diretta hanno preso parti moltissimi ospiti in collegamento e giornalisti. Nella lista, però, il grande assente è stato Povia: l’artista la scorsa settimana è finito al centro del clamore mediatico per la presa di posizione sulla guerra in Ucraina.