Torniamo a parlare di canone Rai, stavolta per rispondere a una domanda che interessa da vicino le persone che stipulano un contratto di affitto: chi deve pagare il canone TV, l’inquilino o il proprietario della casa? Sono ancora in tanti a chiedersi quali siano le spese obbligatorie da sostenere quando si è in affitto: dalle spese condominiali agli interventi di manutenzione ordinaria, dalle tradizionali bollette alla pulizia delle scale. A queste si aggiunge appunto il canone televisivo, una delle tasse più odiate dal popolo italiano insieme al bollo auto.
Nel prossimo capitolo vi spieghiamo a chi spetta pagare il canone Rai, se all’inquilino o al proprietario della casa, provando a essere i più chiari possibili così da non avere più dubbi a riguardo.
Chi deve pagare il canone Rai, l’inquilino o il proprietario della casa?
Il pagamento del canone Rai è sempre a carico dell’inquilino. Per capire il motivo, è sufficiente ricordare che il canone TV non è una tassa che dipende dalla proprietà della televisione, ma dalla sua disponibilità.
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Detto questo, esistono due modalità di pagamento:
- modello F24
- addebito sulla bolletta della luce
La distinzione viene fatta in base a chi è intestata la bolletta della luce: se l’intestatario è il proprietario della casa, allora l’inquilino dovrà procedere al pagamento usando il modello F24; nell’eventualità invece il contratto dell’energia elettrica sia intestato regolarmente all’inquilino, il canone Rai verrà addebitato in automatico sulla bolletta.
A scanso di equivoci, è opportuna un’ulteriore precisazione: il pagamento del canone è dovuto anche se il televisore in questione è guasto, non funzioni correttamente o non si utilizzi.
Nel caso stiate riscontrando difficoltà nella visione dei canali a causa del nuovo digitale terrestre, assicuratevi innanzitutto di disporre di un televisore idoneo alla ricezione del nuovo standard del digitale terrestre, indicato dall’acronimo DVB-T2.
Se vi accertate che il televisore non è idoneo, sfruttate il Bonus TV per l’acquisto di un nuovo Smart TV oppure acquistate un decoder abilitato alla corretta ricezione del nuovo standard DVB-T2. Nel caso optiate per la seconda opzione, date un’occhiata ai migliori decoder DVB-T2 con e senza slot card (aggiorniamo la lista periodicamente, dunque quelli che vedete sono sempre i modelli migliori).
In quale caso l’inquilino può evitare di pagare il canone Rai?
L’inquilino può evitare il pagamento del canone Rai se nella casa in cui abita in affitto non c’è la televisione. Badate bene, l’esenzione non è automatica ma va presentata un’autocertificazione all’Agenzia delle Entrate tramite la quale si attesta che all’interno dell’appartamento non è presente alcun televisore.
L’autocertificazione deve essere inoltrata all’Agenzia delle Entrate nel periodo compreso tra il 1° luglio ed il 31 gennaio dell’anno successo per messo di:
- raccomandata con ricevuta di ritorno all’indirizzo Agenzia delle Entrate, Ufficio Torino 1, Sportello abbonamenti TV, casella postale 22, 10121 (TO);
- applicazione web disponibile sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate (è necessario disporre di un account del servizio Fisconline);
- invio telematico a mezzo di un intermediario abilitato (ad esempio il CAF).
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