Mancano pochi giorni ancora ed i fans di tutto il mondo potranno vedere Harry Potter 20th Anniversary, la speciale reunion di tutti i protagonisti che stavamo aspettando da tantissimi anni. Ma una grande assenza pesa su questo evento: JK Rowling, la creatrice di Harry Potter, non ci sarà, verranno trasmessi solo filmati d’archivio in cui parla.
Perché JK Rowling manca alla reunion di Harry Potter?
Inizialmente la Casa di produzione aveva escluso la partecipazione di JK Rowling a causa delle sue posizioni transfobiche. Infatti, negli ultimi anni le sue dichiarazioni sulla comunità trans hanno portato a scontri perfino con i protagonisti della saga. Celebre quella con Daniel Radcliffe, che in seguito al tweet dell’autrice in cui affermava che le donne sono solo le “persone con il ciclo mestruale”, il maghetto aveva risposto:
“Le donne trans sono donne. Ogni affermazione in senso opposto cancella l’identità e la dignità delle persone transgender e va contro tutte le indicazioni delle associazioni che offrono sostegno professionale e hanno molta più esperienza su questo argomento di Jo (Rowling, ndr) o me stesso“.
JK Rowling dal canto suo ha continuato a sostenere la sua posizione nel corso degli anni, affermando:
“Marcerei con voi se veniste discriminate sulla base del fatto che siete transgender. Allo stesso tempo, però, la mia vita è stata plasmata dall’essere femmina. Non penso di essere odiosa affermandolo”.
La produzione inizialmente proprio per evitare polemiche aveva pensato di non coinvolgere la scrittrice. Infatti non compare nelle locandine e in tutto il materiale pubblicitario finora pubblicato. Tuttavia il vuoto lasciato dall’ideatrice della saga era troppo grande, così hanno rimediato con filmati di archivio, tra i quali quello del 2001 che racconta il momento in cui Radcliffe superò i provini:
“Non riuscivamo a trovare il nostro Harry, e ci stava venendo il panico. Infatti è stato molto emozionante quando ci siamo resi conto che Daniel Radcliffe era perfetto per il ruolo“.
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La celebrazione degli attori
Anche i protagonisti della saga hanno reso omaggio alla scrittrice citandola in alcuni momenti. L’interprete di Hagrid (Robbie Coltrane) ha dichiarato:
“Uno dei tanti motivi per cui ammiro così tanto J.K. è che milioni di persone ora leggono libri e sono persone che non avrebbero mai letto un libro nella loro vita, improvvisamente ti rendi conto del potere della scrittura“.
E lo stesso Radcliffe ha sottolineato come sia stato importante il ruolo della Rowling in quel momento in cui si affermava che le persone non leggevano.
Ma l’autrice non ha voluto nemmeno girare un video da inserire nella reunion. Secondo lei erano sufficienti le parole dei filmati d’archivio. Una grande assenza che la critica inglese ha prontamente sottolineato. Ed Power del Telegraph ha dichiarato sull’assenza della Rowling:
“La sua importanza è sottovalutata. Anche un babbano avrà concluso che la mancanza di tempo dato alla Rowling in questo documentario ha qualcosa a che fare con il rimprovero pubblico delle star della serie in risposta alle sue opinioni sulle persone trans“.
Carol Midgley sul Times ha giudicato molto duramente l’assenza della Rowling, definendola “un’omissione strana e fondamentale”:
“È come se i reali più giovani avessero un Buckingham Palace celebrativo in ginocchio e non invitassero la regina“.
Una “reunion stucchevole”
Secondo i commenti pubblicati dai giornalisti inglesi la reunion sarebbe “stucchevole”, “sdolcinata”, manchevole di “una visione genuina di Harry”, un'”autocelebrazione implacabile”. Ma per la critica più potteriana è uno spettacolo colmo di “rivelazioni che aprono gli occhi e il cuore”.
Per scoprire com’è realmente questa reunion di Harry Potter dovremo aspettare il 1 Gennaio. Alle 9 verrà rilasciata su Sky Cinema Harry Potter e Now tv. Una cosa è certa: non lascerà indifferenti, nel bene o nel male.