Squid Game è la serie tv del momento. Nell’arco di poche settimane ha fatto il giro del mondo e ha conquistato una fetta ampissima degli abbonati Netflix. È insolito che un contenuto coreano riscuota un simile successo, ma questa volta le cose sono andate diversamente. Le sfaccettature dei personaggi, la trama intrigante e le prove mortali hanno dato vita a un prodotto senza precedenti.
Ovviamente, i fan hanno iniziato ad interessarsi anche a ciò che c’è dietro le quinte di Squid Game e ad alcuni particolari della serie.
5 curiosità su Squid Game
Dopo aver terminato la visione di questa iconica serie tv, è impossibile non soffermarsi su certi elementi e non prendere in considerazione determinate scene. Alcuni aspetti, più di altri, sono stati in grado di attirare l’attenzione degli appassionati fan di Squid Game. Ecco 5 inaspettate curiosità!
I Biscotti Dalgona
Nel secondo gioco, i concorrenti hanno a che fare con dei biscotti al caramello, con incise forme diverse. La prova consiste nel ritagliare l’immagine, senza danneggiarla e avendo a disposizione un singolo ago. Negli ultimi giorni, i social sono stati inondati da richieste di utenti desiderosi di realizzare questi particolari dolci. Si tratta dei biscotti coreani Dalgona, realizzabili con zucchero fuso e un pizzico di bicarbonato.
Il numero da chiamare è reale
Nella serie, il protagonista, per partecipare al gioco, chiama un numero di telefono scritto su un biglietto da visita. Molti utenti, provando a digitare lo stesso numero sui loro cellulari, hanno scoperto che esso è realmente esistente e che appartiene a una commerciante residente in Corea del Sud. Netflix ha prontamente modificato la scena per impedire che la donna continuasse a essere disturbata giornalmente da centinaia di telefonate.
La sfida del ponte
In uno degli ultimi giochi, i concorrenti devono attraversare un ponte formato da lastre di vetro. Alcune di esse sono in grado di sostenere il peso di due persone, mentre altre si frantumano al primo tocco. Durante la scena, agli attori non fu rivelato quali fossero pronte a sorreggerli e quali no. Secondo gli autori questo ha reso molto più realistiche le reazioni degli interpreti.
Le Scale di Squid Game
Una delle ambientazioni che più ha colpito gli spettatori è stata quella inerenti alle colorate scale del quartier generale. Esse si compongono di cunicoli intricati, che portano a porte inesistenti e che si snodano in rampe apparentemente senza logica. Sembra che gli autori per realizzarle abbiano preso spunto da un quadro di Maurits Cornelis Escher dal nome La relatività.
Squid Game ha rischiato di non vedere la luce
Nessuna casa di produzione aveva accettato di prendersi il rischio di realizzare un contenuto simile. Per circa 10 anni, l’ideatore ha accumulato una serie di avvilenti rifiuti. Solo Netflix ha deciso di dare un’opportunità a questa storia.