Sono anni, ormai, che la Lega Serie A è in lotta insieme a Google contro la pirateria illegale dei contenuti calcistici in loro possesso. Con il passare del tempo, esistono sempre più piattaforme all’interno delle quali è possibile fruire di servizi che, in realtà, sono monopolio assoluto della Lega.
Ad ogni modo, dopo una lunga battaglia, l’amministratore delegato della Lega Serie A e il vice presidente di Google sono riusciti a venire ad un nuovo accordo. In questi giorni, infatti, sono state rimosse dal web numerose app che riproducono illecitamente dei contenuti appartenenti alla Lega. Scopriamo tutti i dettagli.
Le parole dell’amministratore delegato della Lega Serie A
L’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, è stato lieto di annunciare degli enormi passi in avanti fatti in questi giorni sul tema della pirateria in streaming. Grazie ad un nuovo accordo con Google, infatti, sono state rimosse dal Play Store moltissime app illegali, le quali riproducevano dei contenuti appartenenti unicamente alla lega. Il protagonista ha commentato l’accaduto dicendo: “Non possiamo abbassare la guardia perché la criminalità trova sempre nuove modalità per danneggiare il nostro settore”.
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In seguito ha aggiunto anche un ringraziamento speciale alle forze dell’ordine che si sono immediatamente impegnate per cercare di venire a capo di questo enorme problema mondiale. L’amministratore, poi, ci ha tenuto a precisare che le manovre di tutela e punizione degli atti illeciti non sono affatto finite qui. L’obiettivo principale, infatti, è quello di arrivare ad un livello di tutela totale.
La soddisfazione del vice presidente di Google e i risultati raggiunti
Sulla vicenda, poi, è intervenuto anche il vice presidente di Google, Fabio Vaccarono. Quest’ultimo ha detto che Google si impegna sempre molto per lottare contro la pirateria. Con il tempo, inoltre, sono stati creati dei sistemi sempre migliori e all’avanguardia volti ad individuare questi comportamenti illeciti e a punirli. Nell’anno 2020/2021, infatti, sono stati inibiti ben 1434 indirizzi IP illegali e 685 domini. Inoltre, sono stati emessi 24 provvedimenti del giudice.
Rispetto alle stagioni precedenti, si è verificato un aumento considerevole di provvedimenti finalizzati alla cancellazione definitiva di tutti i comportamenti illeciti in questo campo. Nell’anno 2018/2019, infatti, gli indirizzi chiusi sono stati solo 95, mentre i domini inibiti 142. I provvedimenti del giudice, invece, si sono rivelati essere decisamente inferiori. In tale annata, infatti, ne sono stati emessi solamente 9.
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