Ieri sera, lunedì 26 aprile, Michele Santoro è tornato in televisione a distanza di tre anni dall’ultima puntata di M, il programma in onda su Rai 3 con al centro il caso del rapimento e omicidio di Aldo Moro. Santoro è stato ospite di Otto e mezzo, il talk show di attualità e politica condotto da Lilly Gruber. Per l’occasione, il popolare conduttore ha presentato il suo nuovo libro intitolato “Nient’altro che la verità” (in vendita su Amazon anche in formato Kindle), nel quale riporta le testimonianze di Maurizio Avola, killer di Cosa Nostra. L’ex presentatore Rai ha definito la sua ultima fatica letteraria come l’inchiesta più importante mai condotta fino ad oggi.
#ottoemezzo Michele Santoro e l'Italia di #Draghi. Con Michele #Santoro, @gadlernertweet del @fattoquotidiano e l'immunologa @antonellaviol17. Dalle 20:30 su @La7tv pic.twitter.com/GQPteibKYp
— Otto e Mezzo (@OttoemezzoTW) April 26, 2021
Cosa ha detto Michele Santoro ospite a Otto e mezzo
Il ritorno in televisione di Santoro è coinciso con l’attacco frontale del conduttore nei confronti della tv di Stato. Ecco le sue parole dopo che la Gruber gli ha domandato se gli farebbe piacere tornare in Rai qualora si presentasse l’occasione.
Se voglio tornare su Rai 3? Ma non c’è più Rai 3. Quando c’ero io, andavamo in onda io, Gad Lerner, Minoli e Vespa, e in seconda serata facevamo il 70%. Poi non hanno più fatto proposte del genere perché il problema erano i target. Ma questo è servizio pubblico? Ora con Draghi sento addirittura parlare di Masi come ad della Rai. Se dovesse succedere, io e Vauro siamo pronti a incatenarci a Viale Mazzini.
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Alla luce delle recenti dichiarazioni rilasciate a Otto e mezzo su La7, al momento Michele Santoro non starebbe pensando di tornare in Rai, anche nel caso ricevesse una proposta da Rai 3.
Il presentatore non ha risparmiato dalle critiche nemmeno il ministro della Salute Roberto Speranza, a cui ha chiesto di andare in Calabria e di non fare rientro a Roma fino a quando non avrà messo a punto una strategia atta ad avviare una campagna di vaccinazione di massa anche nella regione più in difficoltà da questo punto di vista.
Critiche anche al Movimento 5 Stelle, da cui Michele Santoro si sarebbe aspettato un cambio radicale della governance in seno alla Rai, magari proponendo Marco Travaglio come nuovo direttore del Tg1, speranze però disattese quando il Movimento è entrato a Palazzo Chigi per la prima volta.
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