Chef Rubio contro Vittorio Brumotti. Sembra non esserci pace per l’inviato di Striscia la Notizia che, proprio recentemente, è stato aggredito a Roma mentre girava un servizio per il tg satirico nel quartiere Quarticciolo sito nella capitale. Prima è stato accolto tra fischi e insulti e poi, a seguito di alcune percosse fisiche, è stato costretto a chiudersi dentro il furgone.
Il 4oenne è noto per le inchieste che fa a Striscia in merito allo spaccio di sostanze stupefacenti. Ha girato le piazze dello spaccio di mezza Italia, da nord a sud, e più volte è stato vittima di gravi percosse che lo hanno costretto all’ospedale per diversi giorni. Mentre effettuava il servizio è stato aggredito e minacciato da alcuni residenti della zona. La richiesta d’intervento delle forze dell’ordine è avvenuta intorno alle ore 18:00 di martedì 20 aprile 2021 da Via Ostuni, le quali si sono precitate subito per salvare l’inviato e i suoi collaboratori mettendo fine al pestaggio.
Cosa ha detto chef Rubio a Brumotti dopo l’aggressione al Quarticciolo di Roma
Insieme a Vittorio Brumotti erano presenti anche il cameraman e il giornalista Vincenzo Rubano. Durante il pestaggio, un uomo ancora non identificato ha ripreso a distanza quello che stava succedendo per mettere il video in rete. In poche ore la vicenda è diventata virale e ha fatto il giro del web.
Sotto ai commenti del video postato, purtroppo, si ne leggono numerosi negativi nei confronti dell’inviato di Striscia la Notizia e delle forze dell’ordine e in favore degli spacciatori e delle persone che vivono e abitano al Quarticciolo. Tra chi ha insultato e minacciato Brumotti sul web spunta anche Chef Rubio, che non si è astenuto dal commentare la vicenda: “Brumotti sei un infame, troppe poche te n’hanno date“.
Queste parole scritte da Gabriele Rubini hanno creato molto sdegno sul web e pare che lui si sia giustificato dicendo che il suo è solo uno sfogo su chi non sa niente del “core” immenso del Quarticciolo e che quello che è stato ripreso è solo una piccola parte di quella che è la realtà di una zona dimenticata dallo Stato e che nonostante tutto riesce a resistere con umanità e dignità. Mentre gli inquirenti stanno indagando su chi ha creato il pestaggio sono molti, per fortuna, anche i messaggi di solidarietà nei confronti di Vittorio Brumotti.