L’intervista che Miguel Bosé ha rilasciato a La Sexta, emittente spagnola del gruppo Mediaset, ha sollevato un vespaio di polemiche prima in Spagna e poi in Italia, dove il cantante gode ancora di una grande popolarità. In particolare, è assurda la sua posizione negazionista in merito al Covid-19, sottolineata durante la chiacchierata con il giornalista Jordi Évole con orgoglio, visto che la sua stessa madre (Lucia Bosé) è morta a causa del coronavirus.
Abbiamo dovuto rileggere le dichiarazioni di Miguel Bosé una seconda volta, per assicurarci di non aver frainteso le sue parole dopo una prima lettura. Alla fine, quel che resta è solo – per usare un eufemismo – incredulità, sconforto, rabbia.
Miguel Bosé negazionista, l’intervista choc a La Sexta: “Non è stato il virus a ucciderla, ma qualcos’altro”
Nella prima parte dell’intervista Bosé ha confermato di essere un negazionista convinto, aggiungendo di non aver paura di esprimere il suo pensiero “a testa alta”. Parlando della scomparsa della madre, morta all’età di 89 anni dopo aver contratto il Covid-19, il cantante spagnolo ha affermato:
Sono negazionista e questa è una posizione che tengo a testa alta. C’è un disegno che non si vuole far sapere, questa è la verità. Non è stato il virus a uccidere mia madre, ma qualcos’altro. Se parlassi direi cose molto pericolose per chi doveva curlarla.
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Cos’è questo “qualcos’altro” non è dato però saperlo, visto che l’artista ci ha privato dell’onore di sapere cosa ci sarebbe dietro questo “piano escogitato in modo che non si sappia”. Escogitato poi da chi, caro Miguel? Cosa sa in più di noi il compositore iberico?
Probabilmente niente, anzi, sarebbe più opportuno domandarsi perché venga data ancora la possibilità a un ristretto gruppo di personaggi pubblici di manifestare il proprio pensiero negazionista sul virus, con il rischio che vengano influenzate migliaia e migliaia di persone. Quante vittime dovranno ancora cadere per mano del Covid? Non bastano i quasi 3 milioni di morti dall’inizio della pandemia?
Le altre dichiarazioni choc di Bosé
Nel corso della stessa intervista rilasciata al giornalista Jordi Évole, Miguel Bosé ha affrontato il tema delle droghe, confessando di averne fatto uso fino a sette anni fa: “Sono arrivato a consumare quasi due grammi di cocaina al giorno, oltre a fumare marijuana e a prendere pastiglie”, ha rivelato il cantante, aggiungendo che quando era giovane vedeva la droga come una componente necessaria per esprimere la sua creatività.
L’intervista integrale di Bosé, registrata in Messico negli ultimi giorni e anticipata dal quotidiano El Pais, andrà in onda in Spagna domenica 18 aprile. Qual è il vostro pensiero in merito alle assurde teorie complottiste esposte dall’artista spagnolo?