La macchina organizzatrice del Festival di Sanremo 2021 prosegue spedita, a testimonianza di come in Rai la volontà sia quella di regalare al pubblico da casa uno spettacolo per quanto possibile “normale”. Nelle scorse ore, il quotidiano Il Giorno ha spiegato come funziona il sistema delle bolle, citando i virgolettati di una fonte anonima. Ecco quanto è stato svelato circa l’organizzazione della kermesse sanremese, su cui non sono mancate le polemiche nel corso dell’ultima settimana.
Il sistema delle bolle per Sanremo 2021
È innegabile che Sanremo 2021 non potrà essere lo spettacolo a 360 gradi che è sempre stato, a causa dei rigidi protocolli sanitari da seguire per contrastare la diffusione della pandemia. Per l’edizione anomala di quest’anno si è pensato di realizzare un sistema che prevede la composizione di bolle parallele, le quali non devono mai venire a contatto tra di loro. La fonte de Il Giorno le cita nel seguente ordine:
la produzione, il teatro, il palco, il retropalco e camerini, gli artisti e i discografici e i giornalisti accreditati. Nessuno – aggiunge la fonte – verrà a contatto con qualcuno.
Dando per vera l’informazione della fonte pubblicata dal quotidiano di Milano, una delle bolle più importanti sarà quella che vedrà artisti e discografici insieme. Ciascun cantante in gara avrà con sé un solo discografico, con cui verrà isolato in albergo. Sul palco entreranno soltanto “i cinque più cinque dei blocchi”, con la presenza oltre ai conduttori della serata anche dei direttori di scena, un paio di autori e qualche attrezzista.
Figuranti al posto del pubblico
Per quanto riguarda invece il pubblico, la fonte parla di 400 figuranti, un numero di persone dunque nettamente inferiore rispetto a quella che è la capienza del Teatro Ariston di Sanremo, quantificata in duemila posti. Parte della platea, inoltre, verrà occupata dalla stessa orchestra, per effetto del rispetto del distanziamento di almeno un metro tra ciascun musicista.
Il sistema delle bolle su cui si poggerà Sanremo 2021 prevede infine la possibilità per i pochi giornalisti accreditati di soggiornare o all’interno del Casinò oppure al Palafiori: questa seconda opzione viene presa maggiormente in considerazione dal momento che si eliminerebbe la problematica degli ascensori.
Inoltre, viene sottolineata la concreta possibilità che la gestione esterna venga affidata alle forze armate, e che intorno all’Ariston venga istituita la zona rossa, al fine di avere il pieno controllo della situazione. Prima di salutarvi, ricordiamo che al momento la prima serata del nuovo Festival rimane fissata per martedì 2 marzo, con la puntata finale in programma sabato 6 marzo.
Figuranti, esposto del Codacons alla Corte dei Conti
Intanto, è notizia di oggi che il Codacons ha presentato un esposto alla Corte dei Conti per la decisione da parte della Rai di coinvolgere i figuranti per riempire il teatro dell’Ariston, destinato altrimenti a restare vuoto. Carlo Rienzi, presidente dell’associazione, spiega che l’idea di pagare delle persone per presenziare come pubblico alla nuova edizione del Festival “è una follia”. Per motivare la scelta dell’esposto, Rienzi ha inoltre sottolineato quanto i figuranti possano gravare sulle casse della Rai, senza contare gli sforzi che si dovrebbero compiere in nome della sicurezza e della logistica.
Proseguendo nella sua invettiva, il numero uno del Codacons spiega che la mossa della Rai produrrebbe una disparità di trattamento rispetto agli altri teatri italiani, attualmente chiusi in ottemperanza alle normative vigenti anti-Covid stabilite dai Dpcm firmati dal premier dimissionario Giuseppe Conte.
In conclusione, Carlo Rienzi ha paventato anche la possibilità che la Rai sia chiamata a rispondere di concorso in epidemia colposa nell’eventualità si registrassero casi positivi al Covid direttamente collegati con la partecipazione al Festival.
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