Il caso della webcam oscurata a Cervinia nei giorni dell’Immacolata continua a far discutere. Anche Mattino 5 quest’oggi ha trattato l’argomento, lasciando la parola alla giornalista e scrittrice Annarita Briganti, che ha usato l’espressione “i furbetti della neve” per descrivere gli sciatori immortalati con la webcam in quelle giornate.

Le dichiarazioni della giornalista Briganti sul caso Cervinia

Penso che sono un po’ troppe persone, sono centinaia di persone, per essere tutti atleti di interesse nazionale. Tra l’altro, se anche fossero tutti atleti di interesse nazionale, devono rispettare le regole come tutti, le regole valgono per tutti. Quindi si allenano facendo dei turni, evitando assembramenti ed evitando focolai potenziali. Ricordiamo anche che la zona di cui stiamo parlando è zona rossa, mi pare troppo affollata per essere una zona rossa. Sai che vivo a Milano e conosco bene le regole della zona rossa, che abbiamo passato quasi tutto l’anno rispettandole, quindi è veramente un caso di imbucati, furbetti della neve, che è offensivo verso gli italiani silenziosi, meno appariscenti che rispettano le regole e che le rispetteranno anche durante le festività.

La giornalista culturale di Repubblica e Donna Moderna ha poi concluso:

Ultima cosa sul caso Cervinia per ora. Ricordiamo che gli impianti riapriranno legalmente il 7 gennaio, quindi non è stato chiesto agli sciatori di non sciare mai assolutamente, ma è stato chiesto di aspettare qualche giorno. Le guerre sono durate anni, questa non deve essere una lotta alle regole ma una lotta al virus. Il problema è che se non la combattiamo tutti insieme non ce la faremo mai. Perché se nel mentre alcuni di noi sono chiusi in casa e rispettano le regole, e altri invece vanno a sciare, poi questo spiega perché i contagi non diminuiscano, anzi il tasso di positività è addirittura aumentato ieri, abbiamo un tampone positivo su nove.

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Per saperne di più: Replica dell’ultima puntata