Durante l’ultima votazione di ieri, il Senato ha approvato la riforma del MES, grazie ai voti del Partito democratico e del Movimento 5 Stelle. Quest’oggi, ospite di Mattino 5, l’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha spiegato quali sono gli scenari per l’Italia dopo l’approvazione avvenuta nella giornata del 9 dicembre da parte degli onorevoli di Palazzo Madama, lanciando ombre sinistre sul Meccanismo europeo di stabilità, altrimenti detto anche Fondo salva-Stati.
Giulio Tremonti sulla riforma del Mes dopo l’approvazione del Senato di ieri
La lettera del trattato che adesso è stata approvata e poi diventerà definitiva secondo me è chiarissima su un punto: i soldi salva-Stati, salva-Sanità, salva-Banche comunque vengono dati in base alla lettera del vecchio trattato. Nella lettera del vecchio trattato c’è scritto un catalogo di criteri e di condizioni: se anche i commissari dicono che non ci sono condizioni sul controllo dell’impiego di quei soldi, restano nel trattato e nella legge le condizioni per il recupero; io le do dei soldi, non mi interessa come li spende, ma mi interessa che mi li restituisca; se l’anno prossimo, fra due anni, fra tre anni, io ho dubito che lei sia capace di restituirli perché ha un bilancio che non va bene, io le mando la Troika. Per inciso, addirittura c’è scritto che i crediti vantati verso gli Stati debitori sono privilegiati sugli altri. Questo per dire quanto è importante la restituzione.
Il #Parlamento approva la riforma del #MES: quali saranno gli scenari politici dopo questo voto?
Parla @Giulio_Tremonti a #Mattino5 pic.twitter.com/2naNfStyH2
— Mattino5 (@mattino5) December 10, 2020
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