Le Iene continuano a occuparsi della campagna di vaccinazione in atto in alcuni Paesi del mondo per debellare il coronavirus e tornare così alla normalità. Nella giornata di ieri, lo storico programma di Italia 1 ha pubblicato la notizia del fallimento del vaccino su cui l’India aveva puntato le proprie carte per contrastare in modo risolutivo la pandemia, che nel Paese asiatico continua a mietere migliaia di vittime al giorno (gli ultimi numeri parlano di 10 milioni di casi positivi totali e oltre 140 mila morti).
Il ministro della Salute indiano, vaccinato, è ora positivo al coronavirus
La campagna sperimentale su cui il governo dello Stato indiano aveva investito importanti risorse, al fine di vaccinare il 60% della popolazione, rischia di interrompersi bruscamente. Infatti, dopo essersi sottoposto al vaccino, il ministro della Salute ha annunciato tramite un tweet di essere risultato positivo al Covid a seguito di un tampone. Soltanto pochi giorni fa, il premier Narendra Modi aveva annunciato con parole entusiastiche l’efficacia del vaccino, augurandosi di poter vaccinare almeno il 60% degli abitanti (l’India ne conta in totale 1,38 miliardi.
Intanto, l’azienda del vaccino locale (Bharat Biotech) si difende, spiegando che il vaccino vada somministrato in due momenti diversi, a distanza di 28 giorni l’uno dall’altro. Non solo, perché ha poi aggiunto che metà delle persone che si sono sottoposte volontariamente al vaccino avrebbero ricevuto un placebo.
In ogni caso, se il fallimento del vaccino realizzato dalla Bharat Biotech dovesse essere confermato, l’India potrà ripiegare sui vaccini internazionali di Oxford-Astrazeneca e Sputnik V.
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