Le misure restrittive contenute nel Dpcm del 25 ottobre hanno scontentato in particolare i ristoratori e le persone che lavorano nel mondo della cultura, le due categorie che hanno subito le conseguente più pesanti quest’anno per effetto della pandemia di coronavirus. Mattino 5, in apertura di puntata, ha raccolto alcune significative testimonianze sull’argomento, sottolineando come la tensione nelle piazze italiane stia crescendo di ora in ora.
Siamo in onda con #Mattino5 e iniziamo subito la puntata con la rabbia di ieri sera in tantissime città italiane: la tensione sale dopo l'ultimo decreto pic.twitter.com/3WSyzDn1VD
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Le testimonianze dei lavoratori colpiti dal nuovo Dpcm
Le telecamere di Mattino 5 hanno raggiunto l’attività di Giuseppe, titolare di un bar e che alla lettura dei provvedimenti adottati dall’ultimo Dpcm ha pensato fosse la fine:
Io sfido chiunque a sopravvivere in questa situazione. Nel nostro caso, che noi lavoriamo dalle 15:00 fino alla mezzanotte di solito, chiudere alle 18:00 significa eliminare del tutto il nostro lavoro. Non ci arrenderemo comunque, perché sembra che queste leggi sono state fatte da persone che non conoscono il nostro lavoro. Noi lavoriamo di sera: pur rispettando tutte le regole che ci impongono, distanze, regole igieniche, però abbiamo solo bisogno di lavorare. E siamo anche stanchi, perché veniamo da una situazione estiva piuttosto pesante. Adesso riproporre un’altra situazione del genere…non so chi sopravvive ripeto, non lo so.
Tensioni dopo l'ultimo decreto di #Conte.
In diretta a #Mattino5 parla Giuseppe dal suo bar: "Chiudere alle 18.00 ci mette in ginocchio, ma noi non ci arrenderemo" pic.twitter.com/8eHDstJtnp
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La trasmissione condotta da Francesco Vecchi e Federica Panicucci si è poi trasferita a Lecce, per intervistare Antonio Mosticchio, proprietario di un cinema che ha scelto di mantenere aperta la propria attività per protesta contro la scelta del governo di chiudere i cinema come a marzo:
La nuova norma prevede oltre la multa verbale a me e al mio personale da 1.000 a 5.000 euro, prevede anche un verbale che costerebbe 400 euro a ogni mio cliente che vuole venire al cinema. Le persone che sono venute lo hanno fatto solo per provocazione, perché erano delle persone che io non avevo mai visto al cinema, ma erano venute a sostenere questa mia pacifica protesta, solo per farsi vedere e per far dire che “ci siamo anche noi”. Ma i miei veri clienti sono stati fermati dal terrorismo mediatico che si sta producendo in questo momento.
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Cresce il malcontento per il nuovo #DPCM.
In diretta da Lecce Antonio Mosticchio, titolare di un cinema che resterà aperto per protesta#Mattino5 pic.twitter.com/zEeO5uaVa1— Mattino5 (@mattino5) October 27, 2020
Sempre in relazione al tema del coronavirus, Mattino 5 ha mostrato il filmato di un party senza regole tenutosi a Milano nelle ultime ore e intervistato il direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti (video qui sotto).
A Milano un party senza regole per dire no alle chiusure
"Queste persone hanno una responsabilità"@SabrinaScampini a #Mattino5 pic.twitter.com/1lF1y5ydMq— Mattino5 (@mattino5) October 27, 2020
#Covid19, "Non stiamo parlando di principi ma di persone in carne e ossa; volete chiudere? Fuori i soldi subito, veri e contanti facili da recuperare, alle persone che obbligate a non lavorare"@alesallusti a #Mattino5 sulle chiusure forzate di alcune attività pic.twitter.com/Sz8K5boIoW
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