È stato presentato il nuovo piano proposto da Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, per la gestione dei Diritti TV delle partite di Serie A. Il piano prevede l’esclusione delle piattaforme private (Sky e DAZN, quelle attualmente presenti) e la creazione di un network da parte della Lega Calcio con soldi provenienti da un prestito bancario e non da fondi di private equity.
La proposta di De Laurentiis bussa forte alle porte della Lega Calcio, in quanto può contare sul sostegno di varie squadre presenti in Serie A, tra cui spiccano in particolare la Fiorentina, l’Udinese e ovviamente il Napoli dello stesso De Laurentiis.
Le cifre e la questione Private Equity
Partiamo da quelle che sono le cifre stimate, sia per quanto riguarda i costi che per quanto riguarda i ricavi, di quello che è il “piano De Laurentiis” per la gestione dei Diritti TV. Per quanto riguarda i costi, la Lega Calcio andrebbe a sborsare 264 milioni di euro il primo anno, fino ad arrivare a 350 milioni di euro nel 2026. Spostandoci sui ricavi, la Lega Calcio dovrebbe riuscire a incassare 2,5 miliardi di euro già il primo anno, per poi aumentare la cifra fino a 2,9 miliardi nel 2026. Le cifre dei ricavi sono molto interessanti, in quanto corrispondono a circa il doppio rispetto agli attuali introiti provenienti da Sky e DAZN. Questi numeri si ottengono considerando una base di abbonati pari a 4 milioni di utenti, il primo anno, fino ad arrivare 5,2 milioni di utenti nel 2026.
Il discorso portato avanti da Aurelio De Laurentiis non è di certo nuovo alla Lega Calcio, anzi essa stessa ha già studiato un proprio piano per la gestione dei Diritti TV in autonomia. La proposta del presidente del Napoli è molto simile a quella che è la soluzione pensata dalla Lega Calcio, con la differenza sostanziale legata ai fondi di private equity. Nella “versione” della Lega, i soldi per il progetto provengono proprio da questi fondi, si andrebbero quindi a cedere le quote della nuova società (creata appositamente per la gestione dei Diritti TV) ai fondi privati che hanno investito. Nel modello De Laurentiis, invece, i fondi di private equity sono esclusi ed è previsto un finanziamento da un miliardo di euro da parte di banche, che diventerebbero partner del progetto.
La situazione attuale legata ai Diritti TV
La proposta di De Laurentiis ha ottenuto un grande successo nel corso della riunione con la Lega Calcio, ma per il pacchetto dei Diritti TV legato al periodo 2022-2024 resta comunque la terza scelta. In primis, verranno prese in considerazione le offerte da parte di Sky, DAZN e una qualunque altra nuova ed eventuale piattaforma. Nel caso non dovessero essere soddisfacenti, si procederà con la creazione di un network Lega Calcio basato sui fondi di private equity. Se, anche in questo caso non si dovesse trovare una soluzione utile, allora si passerà all’attuazione della proposta di De Laurentiis.
Il termine ultimo per la presentazione delle offerte vincolati è fissato al 25 agosto, restano quindi meno di dieci giorni per capire come vedremo il calcio nel triennio 2022-24 e nulla è ancora deciso.